Bologna e Rimini
Itinerario giottesco
L’iconografia del crocifisso nel primo millennio dell’era cristiana presenta una figura eretta e centrale sulla croce, con gli occhi aperti. Questa figura sarà sostituita dall’immagine dell’uomo morente, uno schema già conosciuto nell’oriente cristiano, ma fino a questi anni non accolto in occidente e, anzi, considerato a volte un’iconografia eretica. Questa nuova immagine è in continuo assestamento e si sviluppa in numerose varianti. La rivoluzione figurativa di Cimabue, che rappresenta il Cristo in una curva iperbolica, viene cancellata quasi improvvisamente quando Giotto pone sulla croce un uomo vero, con peso corporeo e trazione verso il basso. Le opere presenti nel percorso della Pinacoteca Nazionale di Bologna e la croce di Giotto al Tempio Malatestiano di Rimini ci mostrano come evolve il modello del crocifisso.
Testi e immagini a cura del polo Museale dell' Emilia-Romagna